Alessandro, 19 anni, con una passione innata per le auto, sognava fin da bambino di varcare la soglia di Maranello e entrare nel mondo Ferrari.

Target
Studenti e ricercatori
Paese
Italia
Anno
2025

Uni.ON è un’iniziativa promossa da UniCredit Foundation in collaborazione con la Fondazione Don Gino Rigoldi, volta a incoraggiare e sostenere giovani studenti nel passaggio dalla scuola superiore all’università.

Alessandro è uno dei 70 studenti che, grazie al progetto Uni.ON, ha potuto proseguire gli studi iscrivendosi alla Facoltà di Ingegneria. Durante la cerimonia di premiazione a Napoli, ha sottolineato come questa opportunità sia stata fondamentale per la sua crescita personale e per le sue prospettive future.

"Se penso a tutto quello che ha rappresentato per me il progetto "Uni.On – Accendi il tuo futuro" - ha raccontato in una lettera letta durante la cerimonia - faccio fatica a trovare le parole giuste.

È stata un'esperienza che ha lasciato un segno profondo, che mi ha fatto crescere e che ha acceso qualcosa dentro di me, proprio come dice il titolo.

All'inizio non sapevo bene cosa aspettarmi, ma fin da subito ho percepito che non sarebbe stato un semplice percorso formativo.

La relazione che si è creata con i tutor, Raffaele e Valentina, è stata qualcosa di speciale. Non erano solo lì per insegnarci, ma per accompagnarci davvero, con attenzione, umanità e una pazienza che non dimenticherò e che difficilmente troverò altrove. Ci hanno ascoltati, capiti e spronati. Avvertire che qualcuno crede in te, soprattutto quando tu per primo hai dei dubbi, fa la differenza e loro questa differenza l’hanno fatta.

Ma quello che più mi ha colpito è stato il rapporto con gli altri ragazzi. In un contesto che poteva sembrare competitivo, in realtà si è creato un legame autentico, fatto di supporto, collaborazione e fiducia. Nessuno cercava di arrivare “prima” degli altri, anzi, si era creato un clima di collaborazione all’interno del quale non solo si condividevano gli appunti ma anche tante risate. Era bello sapere che, se ti perdevi qualcosa, c’era sempre qualcuno pronto a darti una mano. Insieme ci siamo motivati, spronati ma anche tanto divertiti.

E poi c'è stato quel momento che non dimenticherò mai quando ho saputo di essere stato selezionato per la Winter School, ancora più emozionante è stato quando ho ricevuto la notizia di aver vinto la borsa di studio. E’ stata una sensazione difficile da spiegare: un misto di incredulità, gioia e gratitudine. In quel momento ho capito che tutti gli sforzi fatti avevano avuto un senso, e che qualcuno aveva creduto in me.

La borsa di studio, per me, non è solo un premio, è una possibilità concreta, poiché, grazie a questo sostegno, posso iniziare a realizzare i miei sogni.

Uno di questi è da sempre entrare nel mondo della Formula 1, almeno come ingegnere. Ed ora ho davvero la possibilità di comprare un biglietto per una gara. Non sarà solo un evento sportivo, ma sarà il primo passo verso ciò che voglio diventare, verso un mondo che ho sempre ammirato da lontano.

Ripensando ai tanti venerdì pomeriggio passati a seguire il corso, mi rendo conto che non li ho mai vissuti come un peso, nonostante gli impegni scolastici. Sono stati un appuntamento a cui non sono mai mancato, un momento in cui imparavo grazie alla professionalità e generosità dei professori, ma anche in cui si scherzava, si condivideva e si stava bene. Abbiamo riso, ci siamo confrontati, abbiamo fatto battute su ciò che succedeva in lezione… ed è proprio lì che ho capito che si può crescere anche con leggerezza.

"Uni.On" è stato tutto questo. È stato sentirsi parte di qualcosa. È stato sognare, ma con i piedi per terra. È stato accendere una scintilla che ora voglio tenere viva. Perché il futuro, adesso, non mi fa più paura. Anzi, non vedo l’ora di viverlo."

Uni.ON è un’iniziativa promossa da UniCredit Foundation in collaborazione con la Fondazione Don Gino Rigoldi, volta a incoraggiare e sostenere giovani studenti nel passaggio dalla scuola superiore all’università.

Alessandro è uno dei 70 studenti che, grazie al progetto Uni.ON, ha potuto proseguire gli studi iscrivendosi alla Facoltà di Ingegneria. Durante la cerimonia di premiazione a Napoli, ha sottolineato come questa opportunità sia stata fondamentale per la sua crescita personale e per le sue prospettive future.

"Se penso a tutto quello che ha rappresentato per me il progetto "Uni.On – Accendi il tuo futuro" - ha raccontato in una lettera letta durante la cerimonia - faccio fatica a trovare le parole giuste.

È stata un'esperienza che ha lasciato un segno profondo, che mi ha fatto crescere e che ha acceso qualcosa dentro di me, proprio come dice il titolo.

All'inizio non sapevo bene cosa aspettarmi, ma fin da subito ho percepito che non sarebbe stato un semplice percorso formativo.

La relazione che si è creata con i tutor, Raffaele e Valentina, è stata qualcosa di speciale. Non erano solo lì per insegnarci, ma per accompagnarci davvero, con attenzione, umanità e una pazienza che non dimenticherò e che difficilmente troverò altrove. Ci hanno ascoltati, capiti e spronati. Avvertire che qualcuno crede in te, soprattutto quando tu per primo hai dei dubbi, fa la differenza e loro questa differenza l’hanno fatta.

Ma quello che più mi ha colpito è stato il rapporto con gli altri ragazzi. In un contesto che poteva sembrare competitivo, in realtà si è creato un legame autentico, fatto di supporto, collaborazione e fiducia. Nessuno cercava di arrivare “prima” degli altri, anzi, si era creato un clima di collaborazione all’interno del quale non solo si condividevano gli appunti ma anche tante risate. Era bello sapere che, se ti perdevi qualcosa, c’era sempre qualcuno pronto a darti una mano. Insieme ci siamo motivati, spronati ma anche tanto divertiti.

E poi c'è stato quel momento che non dimenticherò mai quando ho saputo di essere stato selezionato per la Winter School, ancora più emozionante è stato quando ho ricevuto la notizia di aver vinto la borsa di studio. E’ stata una sensazione difficile da spiegare: un misto di incredulità, gioia e gratitudine. In quel momento ho capito che tutti gli sforzi fatti avevano avuto un senso, e che qualcuno aveva creduto in me.

La borsa di studio, per me, non è solo un premio, è una possibilità concreta, poiché, grazie a questo sostegno, posso iniziare a realizzare i miei sogni.

Uno di questi è da sempre entrare nel mondo della Formula 1, almeno come ingegnere. Ed ora ho davvero la possibilità di comprare un biglietto per una gara. Non sarà solo un evento sportivo, ma sarà il primo passo verso ciò che voglio diventare, verso un mondo che ho sempre ammirato da lontano.

Ripensando ai tanti venerdì pomeriggio passati a seguire il corso, mi rendo conto che non li ho mai vissuti come un peso, nonostante gli impegni scolastici. Sono stati un appuntamento a cui non sono mai mancato, un momento in cui imparavo grazie alla professionalità e generosità dei professori, ma anche in cui si scherzava, si condivideva e si stava bene. Abbiamo riso, ci siamo confrontati, abbiamo fatto battute su ciò che succedeva in lezione… ed è proprio lì che ho capito che si può crescere anche con leggerezza.

"Uni.On" è stato tutto questo. È stato sentirsi parte di qualcosa. È stato sognare, ma con i piedi per terra. È stato accendere una scintilla che ora voglio tenere viva. Perché il futuro, adesso, non mi fa più paura. Anzi, non vedo l’ora di viverlo."

Le parole di Alessandro hanno dato il via ad un lavoro fatto in rete per arricchire il suo percorso con un' esperienza unica in Formula 1.

A partire dal 2025, UniCredit e Ferrari hanno avviato una partnership pluriennale sotto la tagline “Bound by Passion. United in Excellence.”

Questa collaborazione – insieme al supporto dei colleghi di UniCredit – ci ha dato l’opportunità di contribuire a realizzare un sogno che Alessandro coltivava fin da bambino: varcare le soglie di Maranello per una giornata indimenticabile con la Scuderia Ferrari.

"Visitare Maranello - ci ha poi raccontato Alessandro al termine della giornata - è stato come varcare la soglia di un mondo che fino a quel momento avevo potuto solo immaginare.

Entrare nella Ferrari mi ha fatto provare quella sensazione rara in cui entusiasmo, curiosità e sogno si mescolano fino a diventare un’unica, forte emozione. Grazie al progetto Uni.ON di Fondazione Don Gino Rigoldi, UniCredit Foundation e UniCredit ho potuto vivere tutto questo in prima persona: un privilegio che non dimenticherò mai, perché mi ha permesso di calarmi davvero in una realtà che spero un giorno di poter vivere da protagonista.

Uno dei momenti che mi ha davvero lasciato senza parole è stato vedere da vicino una Ferrari di Formula 1. Fino a quel giorno l’avevo vista solo in TV e sembrava quasi qualcosa di irraggiungibile. E invece me la sono trovata davanti, lì, a pochi passi da me. Mi si è bloccato il respiro: le forme perfette, i dettagli curatissimi, quella sensazione di potenza che quasi ti arriva addosso, beh che dire, mi sono venuti i brividi. È stato davvero come guardare in faccia un sogno.

Osservare poi la costruzione delle vetture stradali è stato altrettanto speciale. Vedere come nasce una Ferrari, passo dopo passo, mi ha regalato un’emozione indelebile. Ogni fase del lavoro è un rituale di precisione e passione, un equilibrio delicato tra ingegneria e arte. Mi ha colpito scoprire come dietro ogni singola scelta ci sia sempre un’idea solida, come l’inserimento di spazi verdi all’interno della fabbrica, un gesto che dimostra quanto sia importante il benessere di chi ci lavora.

E, forse più di tutto, mi ha impressionato realizzare come in un’epoca dominata dalla tecnologia il cuore del processo rimanga ancora l’uomo. Le macchine ci sono, ma non per sostituire, anzi, servono ad aiutare e valorizzare la sensibilità e la competenza delle persone, mantenendo viva quella artigianalità che rende ogni Ferrari unica."

Le parole di Alessandro hanno dato il via ad un lavoro fatto in rete per arricchire il suo percorso con un' esperienza unica in Formula 1.

A partire dal 2025, UniCredit e Ferrari hanno avviato una partnership pluriennale sotto la tagline “Bound by Passion. United in Excellence.”

Questa collaborazione – insieme al supporto dei colleghi di UniCredit – ci ha dato l’opportunità di contribuire a realizzare un sogno che Alessandro coltivava fin da bambino: varcare le soglie di Maranello per una giornata indimenticabile con la Scuderia Ferrari.

"Visitare Maranello - ci ha poi raccontato Alessandro al termine della giornata - è stato come varcare la soglia di un mondo che fino a quel momento avevo potuto solo immaginare.

Entrare nella Ferrari mi ha fatto provare quella sensazione rara in cui entusiasmo, curiosità e sogno si mescolano fino a diventare un’unica, forte emozione. Grazie al progetto Uni.ON di Fondazione Don Gino Rigoldi, UniCredit Foundation e UniCredit ho potuto vivere tutto questo in prima persona: un privilegio che non dimenticherò mai, perché mi ha permesso di calarmi davvero in una realtà che spero un giorno di poter vivere da protagonista.

Uno dei momenti che mi ha davvero lasciato senza parole è stato vedere da vicino una Ferrari di Formula 1. Fino a quel giorno l’avevo vista solo in TV e sembrava quasi qualcosa di irraggiungibile. E invece me la sono trovata davanti, lì, a pochi passi da me. Mi si è bloccato il respiro: le forme perfette, i dettagli curatissimi, quella sensazione di potenza che quasi ti arriva addosso, beh che dire, mi sono venuti i brividi. È stato davvero come guardare in faccia un sogno.

Osservare poi la costruzione delle vetture stradali è stato altrettanto speciale. Vedere come nasce una Ferrari, passo dopo passo, mi ha regalato un’emozione indelebile. Ogni fase del lavoro è un rituale di precisione e passione, un equilibrio delicato tra ingegneria e arte. Mi ha colpito scoprire come dietro ogni singola scelta ci sia sempre un’idea solida, come l’inserimento di spazi verdi all’interno della fabbrica, un gesto che dimostra quanto sia importante il benessere di chi ci lavora.

E, forse più di tutto, mi ha impressionato realizzare come in un’epoca dominata dalla tecnologia il cuore del processo rimanga ancora l’uomo. Le macchine ci sono, ma non per sostituire, anzi, servono ad aiutare e valorizzare la sensibilità e la competenza delle persone, mantenendo viva quella artigianalità che rende ogni Ferrari unica."

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