"Se penso a tutto quello che ha rappresentato per me il progetto "Uni.On – Accendi il tuo futuro" - ha raccontato in una lettera letta durante la cerimonia - faccio fatica a trovare le parole giuste.
È stata un'esperienza che ha lasciato un segno profondo, che mi ha fatto crescere e che ha acceso qualcosa dentro di me, proprio come dice il titolo.
All'inizio non sapevo bene cosa aspettarmi, ma fin da subito ho percepito che non sarebbe stato un semplice percorso formativo.
La relazione che si è creata con i tutor, Raffaele e Valentina, è stata qualcosa di speciale. Non erano solo lì per insegnarci, ma per accompagnarci davvero, con attenzione, umanità e una pazienza che non dimenticherò e che difficilmente troverò altrove. Ci hanno ascoltati, capiti e spronati. Avvertire che qualcuno crede in te, soprattutto quando tu per primo hai dei dubbi, fa la differenza e loro questa differenza l’hanno fatta.
Ma quello che più mi ha colpito è stato il rapporto con gli altri ragazzi. In un contesto che poteva sembrare competitivo, in realtà si è creato un legame autentico, fatto di supporto, collaborazione e fiducia. Nessuno cercava di arrivare “prima” degli altri, anzi, si era creato un clima di collaborazione all’interno del quale non solo si condividevano gli appunti ma anche tante risate. Era bello sapere che, se ti perdevi qualcosa, c’era sempre qualcuno pronto a darti una mano. Insieme ci siamo motivati, spronati ma anche tanto divertiti.
E poi c'è stato quel momento che non dimenticherò mai quando ho saputo di essere stato selezionato per la Winter School, ancora più emozionante è stato quando ho ricevuto la notizia di aver vinto la borsa di studio. E’ stata una sensazione difficile da spiegare: un misto di incredulità, gioia e gratitudine. In quel momento ho capito che tutti gli sforzi fatti avevano avuto un senso, e che qualcuno aveva creduto in me.
La borsa di studio, per me, non è solo un premio, è una possibilità concreta, poiché, grazie a questo sostegno, posso iniziare a realizzare i miei sogni.
Uno di questi è da sempre entrare nel mondo della Formula 1, almeno come ingegnere. Ed ora ho davvero la possibilità di comprare un biglietto per una gara. Non sarà solo un evento sportivo, ma sarà il primo passo verso ciò che voglio diventare, verso un mondo che ho sempre ammirato da lontano.
Ripensando ai tanti venerdì pomeriggio passati a seguire il corso, mi rendo conto che non li ho mai vissuti come un peso, nonostante gli impegni scolastici. Sono stati un appuntamento a cui non sono mai mancato, un momento in cui imparavo grazie alla professionalità e generosità dei professori, ma anche in cui si scherzava, si condivideva e si stava bene. Abbiamo riso, ci siamo confrontati, abbiamo fatto battute su ciò che succedeva in lezione… ed è proprio lì che ho capito che si può crescere anche con leggerezza.
"Uni.On" è stato tutto questo. È stato sentirsi parte di qualcosa. È stato sognare, ma con i piedi per terra. È stato accendere una scintilla che ora voglio tenere viva. Perché il futuro, adesso, non mi fa più paura. Anzi, non vedo l’ora di viverlo."