La Fondazione si propone di generare un impatto positivo sulle vite di questi bambini, cercando di rendere la loro permanenza in ospedale quanto più possibile normale e serena. Le visite in ospedale sono centrali nell'ambito dell'assistenza offerta: studenti universitari volontari si recano regolarmente dai bambini e li intrattengono con giochi, attività educative o semplicemente facendo loro compagnia; grazie a programmi specifici di assistenza emotiva, li aiutano ad accettare le sfide dell'ospedalizzazione, mentre attività di online mentoring e programmi di formazione permettono ai piccoli malati di continuare gli studi in ospedale oppure a casa, durante la convalescenza.
Il programma "Amigos Hospital Programme" mira a creare pari opportunità per i bambini ricoverati in ospedale per lunghi periodi, aiutandoli a rimanere al pari con gli studi o a non abbandonare la scuola. Fornisce supporto accademico e un ambiente che li auta ad alleviare l'ansia sociale.
Il programma, ripreso da UniCredit Foundation attraverso la piattaforma UCF Edu-Fund nel 2024, si rivolge ai bambini di età compresa tra i 6 e i 18 anni ricoverati in ospedale per lunghi periodi. Questi bambini spesso affrontano battute d'arresto nel loro percorso di studi e sperimentano isolamento sociale, e hanno perciò bisogno di un aiuto strutturato per reintegrarsi nel loro ambiente accademico e sociale.
Il programma opera in 20 unità ospedaliere in sei città ungheresi, tra le quali la clinica di oncologia pediatrica presso l'Università Semmelweis. Prevede 2-3 visite settimanali a ciascuna unità da parte di volontari.
Amigos si concentra sull'insegnamento delle lingue straniere e di altre materie a seconda delle necessità e include anche attività creative come progetti fai da te e giochi da tavolo. Con 250 studenti universitari volontari e un team di 10 professionisti, il programma utilizza materiali di apprendimento auto-sviluppati e metodologie consolidate. Incontri regolari con psicologi e insegnanti ospedalieri aiutano a identificare i bambini che hanno bisogno di supporto. L'obiettivo è quello di estendere questo modello di successo ad altre unità ospedaliere, per fare in modo che tutti i bambini possano restare al passo, anche nelle circostanze più difficili.